1. Quarantottesimo post
    [Recensione "Taboo"]

    Salve,
    Finalmente riesco a scrivervi questa recensione e ne approfitto per farvi una notizia.
    So che aspettavate l'uscita di "Guerra fredda" (aiutatemi, non riesco a trovare qualcuno che riesca a farmi una copertina, mi abbandonano ç_ç), ma la mia testa è completamente presa da un'altra storia che dovrebbe essere finita per aprile e che cercherò di pubblicare quanto prima.
    Ora, però, veniamo alla recensione.

    "Taboo" di Ava Lohan:

    Mi chiamo Joseph Blane. Sono un mormone. Sono vergine. Ho il controllo totale sui miei impulsi sessuali e obbedisco alla Legge di Castità. Nessuna donna è in grado di farmi cedere. Tranne Judith.
    Per lei provo un’infinità di cose sbagliate. E quando si presenta al mio stesso campus universitario il mio autocontrollo vacilla.
    Per lei ho smesso di combattere. Per lei ho ripreso e adesso sono Sinner, il lottatore più acclamato nei combattimenti clandestini dell’Arena. L’idolo che le donne desiderano nel loro letto. Ma è per Judith che io distruggo i miei avversari dentro la gabbia e lotto contro me stesso e ciò che voglio. Lei.
    Judith mi tenta.
    Mi provoca.
    Siamo lei e io. In una città in cui nessuno sa chi o cosa siamo l’uno per l’altra.
    Judith si stabilisce nel mio appartamento e io non devo cadere nella lussuria.
    Violare la Legge di Castità è un peccato estremamente grave.
    E io non devo farlo.
    Ma soprattutto: non devo farlo con lei.
    [fonte Amazon.it]

    Mi piace lo stile di scrittura di quest'autrice, è degno di nota, anche se con questo libro ho storto il naso fino alla fine. Oh, sì, sono tradizionalista: non sopporto l'incesto! E non solo tra fratelli, ma anche tra consanguinei di ogni tipo.
    Dall'inizio fino alla fine è riuscita a far percepire l'erotismo, l'attrazione tra i due protagonisti e riesce a descrivere il cambiamento repentino del ragazzo. Così come, per me non è stata una sorpresa, scoprire che è il mostro della storia.
    Che dire, sono contenta di averlo letto fino alla fine.

    Alla prossima recensione.
    Last Post by SeleneEris il 2 Mar. 2018
    .
  2. Quarantaquattresimo post
    [Recensione "Cent'anni di solitudine"]

    Ciao a tutti.
    Sorvoliamo i problemi e veniamo subito al dunque.
    Proprio l'altra sera ho finito di leggere questo romanzo (consigliatomi da un'amica che lo aveva scambiato per "La casa degli spiriti"... Insomma tutto un casino, quindi lasciamo perdere; diciamo che le letture consigliate sono sempre ben accette).

    "Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcìa Màrquez:

    Grandezza e decadenza della città di Macondo e della famiglia Buendia, in una successione appassionante di avvenimenti favolosi e grotteschi tra cronistoria e leggenda. Un romanzo che portò un soffio nuovo nella letteratura mondiale, aprendo l'Europa alla narrativa sudamericana. [fonte Amazon.it]


    Ci sono rimasta. Ammetto di essermi persa qualche faccenda familiare, troppi personaggi per i cento anni e troppi incesti (lo so, all'epoca si portava molto e si parla di un'altra popolazione); per non parlare dei numerosi omonimi!
    Insomma, mi sono persa in parecchi punti.
    tuttavia questo non mi ha impedito di apprezzare questo romanzo (come "L'amore ai tempi del colera", credo che Màrquez sarà aggiunto ai miei autori preferiti) che rispecchia un modo di vivere e pensare impensabile per i giorni nostri, l'amore che l'autore ha per i suoi personaggi, e il modo in cui ha portato una storia così "lunga" (considerando che ci ha lavorato per trent'anni, quindi prendete nota neo-scrittori).
    Un personaggio preferito? Proprio lo zingaro Melquìades.
    Insomma, sono di parte e lo consiglio vivamente XD
    Last Post by SeleneEris il 26 Sep. 2017
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